Open Olympics: al via il monitoraggio civico su Cortina 2026

di vez Belluno Geografie In evidenza
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Il Trampolino Italia di Cortina d'Ampezzo, simbolo delle Olimpiadi del 1956, oggi in disuso. Photo by Zdeněk Macháček / Unsplash

A Pieve di Cadore e a Calanzo di Cadore, in provincia di Belluno, martedì 14 maggio sarà presentata la campagna “Open Olympics 2026”, che chiede piena trasparenza, rendicontabilità e legalità in occasione della realizzazione delle opere connesse ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 e dei Giochi stessi.

La petizione pubblica, già condivisa da una rete di 20 associazioni nazionali e territoriali, si rivolge ai soggetti internazionali e nazionali a diverso titolo responsabili dell’evento: dal Comitato Olimpico Internazionale al Coni, dalla Simico S.p.A ad Anas S.p.A, dalla Fondazione Milano Cortina 2026 al Ministero per lo sport e i giovani del governo Italiano.

Ospiti e promotori

L’evento di lancio si tiene alle 9.30 all’auditorium Cos.Mo (via dell’Arsenale 15, presso il Museo dell’Occhiale) dove interverranno tra gli altri il presidente di Libera don Luigi Ciotti, lo scrittore, saggista e giornalista d’inchiesta del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, i vertici nazionali WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente, Cai, Mountain Wilderness Italia, Cipra Italia.

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Queste ultime sono le associazioni promotrici della campagna, insieme a Alpenverein Südtirol – Avs, Federazione “Heimatpflegeverband Südtirol”, Dvn – Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol EO (Federazione Ambientalisti Alto Adige ODV), Plattform Pro Pustertal – Ppp, Protect Our Winters Italia, Pfas.land, Gruppo Promotore Parco delle Marmarole Antelao Sorapiss – oggi Parco del Cadore, Peraltrestrade Dolomiti – Comitato Carnia-Cadore – Pas Dolomiti, Gruppo di Acquisto Solidale “El Ceston”, Associazione culturale Gruppo d’acquisto solidale “Il Tarlo”, Umweltring Pustertal.

«Vogliamo assicurarci che nessuna di queste risorse, siano esse dedicate alle infrastrutture o alla realizzazione dei Giochi, si disperda in opacità o inefficienza – dichiarano i soggetti promotori dell’iniziativa – scoraggiando qualunque volontà di infiltrazione criminale, di stampo mafioso o corruttivo, e garantendo contemporaneamente che vengano evitate spese non utili». E proseguono: «Come persone e comunità che vivono i luoghi delle opere in quanto storici presidi di tutela e cura del territorio, intendiamo conoscere come esso cambierà, al fine di valutare adeguatamente l’impatto sulle nostre vite e sull’ambiente. Ciò è garantito solo avendo costante informazione e trasparenza riguardo alle spese effettuate direttamente e indirettamente in concomitanza con interventi inerenti il paesaggio».

Il programma della giornata di lancio

In occasione dell’evento di lancio, saranno presentati dati inediti frutto di una prima raccolta civica e sarà annunciata la richiesta di trasparenza oggetto della petizione. Si darà anche avvio a una strategia coordinata volta alla costruzione di comunità monitoranti per la vigilanza civica delle opere sul territorio.

Questo il programma della mattinata, dalle 9.30 alle 13 all’Auditorium Cos.Mo, condotta da Marina Menardi, giornalista e direttrice della testata “Voci di Cortina”:

  • Saluti istituzionali di Sindi Manushi, Sindaca di Pieve di Cadore, e Renzo Bortolot, Presidente Magnifica Comunità di Cadore;
  • Lettura del testo della petizione, restituzione dei punti chiave della campagna e racconto del percorso territoriale da parte del presidio di Libera Cadore, Giovanna Ceiner e Josef Oberhofer (in rappresentanza del coordinamento delle realtà territoriali) e Leonardo Ferrante (Libera nazionale);
  • Tavola rotonda, moderata da Gian Antonio Stella, tra
    • Gaetano Benedetto, Presidente Centro studi WWF Italia
    • Vanda Bonardo, Presidente nazionale CIPRA Italia
    • Luigi Casanova, Presidente nazionale Mountain Wilderness Italia
    • Enrico Fontana, membro della segretaria nazionale, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente
    • Adriano Marchini, Presidente Consiglio Regionale Italia Nostra
    • Manlio Pellizon, Vice presidente generale CAI centrale
  • Sessione Domande&Risposte: dialogo con i/le giornalisti/e e con il pubblico;
  • Conclusioni di don Luigi Ciotti, fondatore e Presidente di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e consegna del “Testimone delle Alpi per una Olimpiade trasparente, rispettosa e responsabile” realizzata dall’artista Kuno Prey.

Il pomeriggio l’appuntamento si sposta alla Casa Colonia delle Alpi – Associazione Calantina (Via S. Giovanni, 52, Calalzo di Cadore, Belluno): qui si svolge un laboratorio di monitoraggio civico, aperto alla cittadinanza e a tutte le realtà territoriali interessate. Sarà presentata e testata la strategia di monitoraggio elaborata in occasione della campagna, sotto la guida del progetto “Common – comunità monitoranti” di Libera nazionale. Per partecipare è sufficiente scrivere alla mail veneto@libera.it.

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