Progetto LUCE: comunità educanti contro l’abbandono scolastico

di vez In evidenza Padova Sensi
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Scuola. Photo by Sam Balye / Unsplash

Tanto quanto le cosiddette baby gang fanno scalpore e titoli sui giornali, così l’abbandono scolastico passa sotto silenzio. Uno stillicidio di sconfitte, un fenomeno sottovalutato che non crea allarme sociale e che invece è spia preoccupante delle difficoltà delle scuola di dare a tutti adeguate opportunità educative. Se non viene affrontato questo fenomeno le diseguaglianze sociali, che spesso sono alla base della dispersione, si perpetuano di padre in figlio disegnando il profilo inquietante di una società divisa in caste.

Partendo da questa convinzione i promotori del progetto LUCE (Legami Umani in Costellazioni Educanti) propongono una serie di incontri formativi per offrire gli strumenti utili per contrastare l’abbandono scolastico. Si tratta di due diversi percorsi pensati per chi opera nella scuola e per chi lavora nei diversi contesti educativi.

La dispersione scolastica è un fenomeno significativo anche a Padova e in Veneto: sono infatti decine i ragazzi che ogni anno abbandonano o frequentano saltuariamente la scuola.

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Il progetto LUCE nasce a Padova per sostenere tutte le figure e i soggetti che a vario titolo – associazioni, scuole, centri educativi, parrocchie, biblioteche… – si occupano dell’educazione di bambini e ragazzi. L’obiettivo è dare vita a comunità educanti localmente radicate capaci di offrire e rendere accessibili opportunità educative “per tutti e per ciascuno, per tutte e per ciascuna”, sostenendo così il benessere dei ragazzi e delle ragazze e delle loro persone adulte di riferimento fuori e dentro la scuola.

Il primo modulo, in partenza già il 20 febbraio, s’intitola “Quali opportunità per la nostra scuola?” ed è rivolto ai docenti di scuola secondaria di primo e di secondo grado (in particolar modo il biennio delle superiori e delle scuole di formazione professionale) e alle figure educative e di tutoraggio che operano all’interno dei contesti scolastici e formativi.

È diviso in 4 ore a distanza e 12 ore in presenza (concentrate in due giornate a metà marzo): la partecipazione è riconosciuta ufficialmente come formazione del personale docente della scuola, grazie alla collaborazione di Proteo Fare Sapere.

La formazione è condotta da professionisti con alte competenze teoriche e pratiche del lavoro in contesti scolastici pubblici ad alta complessità.

Il secondo modulo, intitolato “Che cosa significa lavorare in rete per il contrasto alla dispersione scolastica?”, è rivolto alla rete dei servizi attivi nel campo del contrasto alla dispersione scolastica, e pone in primo piano i significati e le pratiche operative del lavoro interprofessionale. Si tratta di una importante opportunità sia per sperimentare il lavoro condiviso tra servizi, sia per sviluppare strumenti potenzialmente utili a tutti coloro che analizzano e progettano percorsi di contrasto alla dispersione in rete.

Per informazioni dettagliate scrivete a educazione@kaletheia.org.

Il progetto LUCE si può seguire sui suoi canali Instagram e Facebook. Il progetto ha come capofila l’associazione Kalètheia e una serie di partner, ed è finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. I dettagli qui.

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