Tav a Vicenza, sopralluoghi al via con la scorta di polizia e militari

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Gli operai di Iricav due, scortati da polizia e carabinieri, per effettuare i sopralluoghi tecnici nelle aree che verranno espropriate e abbattute per consentire il passaggio di due nuovi binari.

Inizio d’anno movimentato per i residenti del quartiere Ferrovieri a Vicenza, che ieri mattina 8 gennaio si sono svegliati alla presenza di operai e funzionari di Iricav due – il consorzio che gestisce la progettazione e realizzazione della “grande opera” –, scortati da polizia e carabinieri, per effettuare i sopralluoghi tecnici nelle aree che verranno espropriate e abbattute per consentire il passaggio di due nuovi binari della linea ad alta velocità Verona-Padova. I militari – più di quaranta nella serata di lunedì – sorveglieranno cantiere e trivelle giorno e notte.

La reazione di residenti e attivisti

Immediata la risposta dei residenti, coordinati anche dal centro sociale Bocciodromo, che si sono radunati in presidio per monitorare la situazione. Gran parte della zona, compreso lo stabile degli attivisti, diverrà infatti parte del cantiere per la realizzazione del Tav.

Marco Zilio, attivista del Bocciodromo, racconta: «Ci siamo svegliati con metà piazzale di via Rossi recintato e la presenza di polizia e carabinieri a sorvegliare il cantiere. Abbiamo chiesto chi avesse concesso l’autorizzazione di occupazione del suolo pubblico e documenti per attestare chi fossero i tecnici e chi li avesse mandati. Non abbiamo ottenuto risposte. All’arrivo di un camion dieci persone si sono posizionate per bloccarlo, ma subito spostate dalla celere. I tecnici si allontanano alle 17 dal cantiere, che comunque resta militarizzato e sorvegliato. Anche noi staremo qui».

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I rilievi tecnici

I sopralluoghi per l’analisi tecnica prevedono l’esecuzione di alcuni scavi all’interno dei quali inserire tubature e apparecchiature elettroniche, necessarie per i rilievi sulle acque sotterranee che effettuerà successivamente Arpav. Pare che le analisi siano relative ai Pfas, i composti perfluoroalchilici protagonisti in questi anni di un grande inquinamento di falda con epicentro proprio nella provincia di Vicenza.

A inizio dicembre 2023 i sopralluoghi tecnici per la linea alta velocità vicentina erano stati rinviati grazie alla mobilitazione organizzata dal centro sociale Bocciodromo davanti all’ex Lanificio Rossi. Sembra, inoltre, che già lo scorso novembre i tecnici di Iricav avessero effettuato alcuni scavi, successivamente chiusi con il cemento da ignoti, un atto su cui sarebbero in corso indagini da parte degli inquirenti.

Nel frattempo è stata convocata dagli attivisti e dalle attiviste un’assemblea di aggiornamento e di confronto per martedì 9 gennaio, ore 18.30 al parcheggio di via Rossi, oltre all’appuntamento settimanale del mercoledì, ore 19 in parrocchia a Vicenza est.

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