A Verona un “viaggio” in bici tra i luoghi della Resistenza

di VeZ In evidenza Sensi Verona
5 minuti di lettura
Foto da www.fiabverona.it

“Resistere. Pedalare. Resistere”. È l’iniziativa organizzata da Fiab Verona in occasione del 79esimo anniversario della Liberazione. Si tratta di un “viaggio” di impegno civile sulle due ruote lungo i luoghi che ripercorrono la storia della Resistenza a Verona, promosso in collaborazione con Istituto veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, Anpi e Anppia.

Il programma

L’appuntamento è per giovedì 25 aprile, con ritrovo alle 9.30, in piazza Cittadella (angolo via Montanari). Undici le “tappe” che segneranno la pedalata e durante le quali verrà proposto un momento di riflessione. Ad accompagnare chiunque vorrà partecipare in bici saranno Giuseppe Abbate di Fiab e Roberto Bonete di Ivrr. Ogni sosta sarà occasione per ricordare alcune delle figure più significative della Resistenza veronese e allo stesso tempo anche i luoghi che hanno segnato la storia della città.

Le tappe

La prima tappa, in piazza Cittadella, sarà dedicata a Nereo Toffaletti di 19 anni che venne ucciso da militi nazifascisti il 22 giugno 1944 mentre tentava di abbracciare i genitori e a Andrea Luigi Paglieri, militare e partigiano, medaglia d’oro della Resistenza, fucilato dai fascisti in provincia di Cuneo il 9 agosto 1944.

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Si prosegue, poi, verso corso Porta Nuova dove il Palazzo Ina fu il principale centro operativo delle forze di polizia tedesche nell’Italia occupata. Nello stabile si insediarono il capo della Polizia di Sicurezza e le SS incaricate della caccia agli ebrei. Fra i prigionieri verrà ricordato Ferruccio Parri e il colonnello Giovanni Duca medaglia d’oro della Resistenza.

La terza tappa è prevista a Parco Divisione Acqui in circonvallazione Oriani. Dopo l’armistizio la Divisione Acqui di stanza nell’isola greca di Cefalonia decise di opporsi ai tedeschi. Migliaia caddero in combattimento o massacrati dopo la resa come rappresaglia. Il monumento che ricorda l’eccidio è opera dello scultore partigiano Mario Salazzari. Si arriverà poi al Carcere degli Scalzi: la prigione di Stato della Rsi ospitò i gerarchi processati a Castelvecchio, alti ufficiali, antifascisti e membri della Resistenza. Il 17 luglio 1944 il Gap veronese (Lorenzo Fava, Emilio Moretto, Aldo Petacchi, Danilo Preto, Vittorio Ugolini, Berto Zampieri) liberò il sindacalista comunista Giovanni Roveda. Danilo Preto mentre Lorenzo Fava venne catturato, torturato e ucciso il 23 agosto 1944. Entrambi furono decorati con la medaglia d’oro e agli altri quattro venne conferita la medaglia d’argento al valore militare.

an aerial view of a city with tall buildings
La città di Verona. Foto Fabio Tura/Unsplash

Quinta tappa a Castelvecchio: il 14 e 15 novembre 1943 si tenne il congresso del Partito Fascista Repubblicano. Dall’otto al dieci gennaio del 1944 si celebrò il processo ai fascisti del Gran Consiglio accusati di tradimento.

La pedalata, poi, continuerà in direzione Piazzetta Martiri della Libertà. Nell’edificio vennero rinchiusi esponenti della Resistenza; tra loro il colonnello degli alpini Giovanni Fincato ucciso dopo feroci torture il 6 ottobre 1944. Da qui si passerà a Piazza Isolo per il Monumento alla memoria della Shoah. Un’opera bronzea dello scultore Pino Castagna che si erge scura su un basamento di pietre nere, in netto contrasto con il lastricato bianco della piazza, a simboleggiare un monito duraturo per le coscienze presenti e future.

Si continua su Viale dei Partigiani, dove nel vallo ai piedi dei bastioni vennero eseguite sentenze di morte. Una lapide ricorda il capitano Paolo Pignatti e il contadino Aurelio Dal Cero di 20 anni. Una targa è stata posta per rendere omaggio anche al sacrificio del carabiniere Giovanni Battista Vivaldi, partigiano, fucilato dai fascisti.

Non manca un passaggio davanti la Caserma Ederle in viale dell’Università – dove i soldati dell’8° Reggimento di Artiglieria comandati da Eugenio Spiazzi, si opposero all’intimazione di resa – e a Porta Vescovo, per la palazzina sede del gruppo rionale “Filippo Corridoni” che dopo l’armistizio fu occupata dalla Polizia Federale della Rsi.

La biciclettata si conclude in Piazza Bra davanti al monumento opera di Mario Salazzari (1904-1993) scultore, partigiano, poeta. Aveva partecipato alla lotta di Liberazione con il Battaglione partigiano Val di Vado ed era stato arrestato dai fascisti e torturato nella caserma vicina al Teatro Romano.

Come partecipare

Per partecipare o per ulteriori informazioni contattare info@fiabverona.it oppure contattare lo 0459617911. All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Verona, sono invitate anche le scuole superiori del territorio.

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