Vicenza a rischio alluvione: scuole chiuse e ferrovie bloccate

di vez Ecosistemi In evidenza Vicenza
11 minuti di lettura
Vicenza, il fiume Bacchiglione a Ponte degli Angeli alle 19.30 del 27 febbraio 2024. Foto di Giulio Todescan

Aggiornamento giovedì 29 febbraio, 8.50

La circolazione ferroviaria tra Vicenza e Padova, Schio e Treviso è stata ripristinata alle 6 di questa mattina, informa Trenitalia.

Aggiornamento mercoledì 28 febbraio, 17.40

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Domani, giovedì 29 febbraio, riaprono le scuole, gli impianti sportivi, i centri diurni socio sanitari e i centri di aggregazione sociale a Vicenza. Si svolgerà regolarmente anche il mercato.

Le strade ancora chiuse saranno aperte nelle prossime ore.

Domani saranno organizzati gli svuotamenti degli interrati, in particolare nel quartiere Stadio, a cura della protezione civile e dei vigili del fuoco.

Lo comunica il Coc – Centro operativo comunale, sulla base delle previsioni in miglioramento delle condizioni meteorologiche e dei sopralluoghi effettuati.

Resta invece sospesa la circolazione ferroviaria verso Padova, Schio e Treviso.

Aggiornamento mercoledì 28 febbraio, 14.30

La zona industriale di Vicenza è colpita dall’esondazione della roggia Dioma, che la attraversa prima di confluire nel Retrone, a sua volta in piena. Le foto scattate dall’elicottero e diramate dal comune sono piuttosto impressionanti, e mostrano i piazzali dei capannoni allagati da acqua e fango. La zona industriale fu costruita negli anni Sessanta su aree soggette a esondazioni.

«Valutato il livello ancora alto della roggia Dioma e del Retrone, il Coc invita in via precauzionale a spostare i veicoli da strade e piazzali non rialzati della zona industriale in prossimità della roggia – si legge in una nota diramata dal comune alle 13.30 –. L’indicazione riguarda in particolare via dell’Edilizia, via dell’Industria, da viale degli Scaligeri a via del Progresso, via della Meccanica, via dell’Elettronica, via dell’Economia e via della Tecnica».

La zona industriale di Vicenza Ovest allagata, 28 febbraio 2024. Fonte: comune di Vicenza

Aggiornamento mercoledì 28 febbraio, 11.25

I bacini di laminazione di Caldogno sul Bacchiglione, aperto nella notte, e dell’Orolo (un affluente del Bacchiglione), attivo da ieri, hanno raccolto complessivamente 1 milione e 600 mila metri cubi d’acqua che si sarebbero riversati in gran parte su Vicenza. Lo afferma in comune di Vicenza in una nota, dopo che il sindaco Giacomo Possamai ha aggiornato la stampa sull’emergenza.

Malgrado questa determinante azione che sta contenendo la piena del Bacchiglione, in città l’allarme resta molto elevato soprattutto per gli allagamenti prodotti dal Retrone, dalla Dioma, dai fossati della rete secondaria e dalle condotte della rete meteorica in grande sofferenza.

«Per tutta la notte – ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai – il Coc ha monitorato la situazione e disposto interventi sulla base delle segnalazioni registrate dalla centrale operativa della polizia locale e dalla protezione civile. Le piogge persistenti che hanno incessantemente interessato non solo la montagna, ma anche la pianura, dove in due giorni è caduta la quota record di 150 millimetri d’acqua, hanno messo ulteriormente in difficoltà soprattutto la zona del Retrone, il cui livello ha raggiunto quota 3.83. Raccomando ai cittadini di limitare al massimo gli spostamenti per non interferire con le operazioni di soccorso e di protezione civile. È necessario evitare scantinati e sottopassi. Ringrazio la Regione, qui rappresentata dall’assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, e tutte le persone impegnate ormai da ore nell’emergenza».

Chi ha bisogno di sacchi di sabbia in zona Retrone può trovarli nei punti di raccolta continuamente alimentati in viale Fusinato, piazza Matteotti e contra’ Santi Apostoli. Per richieste specifiche chiediamo di contattare il numero verde 800127812 o il numero 0444 545311 della centrale operativa della polizia locale. Per emergenze, invece, va contattato il comando dei vigili del fuoco dove la protezione civile regionale sta organizzando il centro di ammassamento dei soccorritori e dei mezzi in arrivo da Provincia e Regione.

La situazione delle strade chiuse: non si può circolare nella tangenziale sud, nella zona industriale con strada dell’Edilizia, dell’Economia e dell’Industria, via del Lavoro, via della Tecnica, in zona stadio, tra via Spalato e viale Trissino, via Bassano e via dello Stadio. Chiusi anche il sottopasso di Sant’Agostino sull’autostrada A4, quello in Vittime Civili di Guerra, tra via Martiri delle Foibe e viale della Pace, strada dei Ponti di Debba, strada di Bertesina, tra viale Aldo Moro e via della Scola, strada del Tormeno, strada di Casale, strada delle Ca’ Perse, strada di Porciglia, strada delle Scuole di Anconetta, viale Eretenio, strada Carpaneda, strada Ambrosini.

Centro di distribuzione di sacchi di sabbia. Foto: Comune di Vicenza

Aggiornamento mercoledì 28 febbraio, 8.45

Aggiornamento: nella notte è stato aperto il bacino di laminazione di Caldogno sul Bacchiglione, per permettere di far assorbire la piena. Preoccupazione per il livello dei fiumi Retrone e Dioma, il Comune ha diramato un messaggio di massima allerta chiedendo di evitare di entrare negli interrati nella zona toccata dai due fiumi.

È chiusa la tangenziale sud di Vicenza. Continua ad essere sospesa la circolazione sulle linee ferroviarie verso Padova, Schio e Treviso. Oggi sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado.

VIDEO: https://www.instagram.com/p/C34eXY_tGqt/

Martedì 27 febbraio

Vicenza a rischio alluvione a causa delle piene dei fiumi Retrone e Bacchiglione, e isolata dalla rete ferroviaria nazionale a partire dalle 16.10 di oggi 27 febbraio. Pochi minuti dopo, alle 17.10, il comune del capoluogo berico ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per mercoledì 28 febbraio. Chiusi anche gli impianti sportivi, i parchi e i centri ricreativi. È stata annullata anche la seduta del consiglio comunale prevista per la giornata odierna.

La sera di lunedì 26 il comune ha attivato il Coc, Centro operativo comunale, al Comando della polizia locale «per affrontare l’arrivo di precipitazioni estese e persistenti» dopo che la Regione Veneto aveva individuato il livello “arancione” di criticità idraulica e “rosso” di criticità idrogeologica, sulla base delle previsioni meteo emanate da Arpav fino alla mezzanotte di mercoledì 28 febbraio.

Le piogge sono proseguite per tutta la giornata del 27, provocando allagamenti in varie zone della città, in particolare attorno al corso del fiume Retrone. In viale Giuriolo un grande albero è caduto nel fiume. Nella zona di viale Fusinato, ai Ferrovieri, i megafoni hanno invitato i cittadini a spostare le auto. Preoccupa anche il fiume Bacchiglione soprattutto a ponte degli Angeli, il punto più critico, in centro città, dove ha raggiunto quota 3.20 metri.

ALbero caduto nel Retrone in viale Giuriolo, 27 febbraio 2024. Fonte: Comune di Vicenza

Circolazione dei treni bloccata

Poco dopo le 16 Trenitalia ha diffuso sul suo sito una nota in cui informava il blocco della circolazione dei treni attorno a Vicenza: treni soppressi tra Padova e Vicenza, sulla Milano-Venezia, ma anche sulla Vicenza-Treviso e sulla Vicenza-Schio, che collega il capoluogo con l’Alto Vicentino.

Le tre tratte ferroviarie infatti intersecano tre fiumi a rischio inondazione: il Retrone e il Bacchiglione, in città, e il Tesina a Torri di Quartesolo.

Forti i disagi per migliaia di pendolari. La circolazione da Padova è stata parzialmente riattivata ma solo fino a Grisignano di Zocco. Da lì, autobus sostitutivi hanno portato i passeggeri fino a Vicenza. Alcuni treni tra Padova e Verona, e viceversa, sono stati immessi sul percorso alternativo via Poggio Rusco/Castelmaggiore, in Emilia-Romagna, saltando a piè pari Vicenza e provincia.

Pendolari in attesa di salire su un bus sostitutivo alla stazione di Grisignano di Zocco, 27 febbraio 2024, foto Giulio Todescan

Alle 19.20 in un aggiornamento sul sito di Trenitalia si legge che «la circolazione è ancora sospesa tra Vicenza e Padova per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di alcuni fiumi. Prosegue l’intervento dei tecnici e della Protezione Civile per consentire la regolare ripresa della circolazione ferroviaria. I treni Alta Velocità, Euronight e Regionali possono subire ritardi, limitazioni di percorso e cancellazioni.  I treni Alta Velocità possono essere instradati su percorsi alternativi con un maggior tempo di percorrenza fino a 140 minuti».

La tratta in questione, peraltro, è interessata dal progetto di Alta Velocità che dovrà raddoppiare i binari attuali. Si tratta del terzo lotto della Verona-Padova, denominato “Vicenza-Padova”, sul quale pesano ancora grandi incognite. Non esiste un progetto preliminare, e uno dei nodi da affrontare è proprio quello del passaggio dei binari nella zona di Borgo Berga, ad est della stazione ferroviaria di Vicenza, dove i treni passano sopra al Retrone e, pochi metri dopo, al Bacchiglione (i due fiumi confluiscono poco più a valle).

In quel tratto si innestano anche i treni diretti a Schio e a Treviso, e a causa dello stretto spazio a disposizione e della densa urbanizzazione circostante è molto complicato immaginare un raddoppio dei binari in quel punto. A questa incognita si aggiunge quella del rischio idrogeologico, già sperimentato duramente dalla città con l’alluvione del 31 ottobre 2010.

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