Salboro, a rischio la scuola e il futuro del quartiere

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Scuola primaria “Luigi Luzzatti” a Salboro. Foto www.9icpadova.edu.it

Si avvia verso la conclusione la prima parte del progetto “Salboro, racconti di un paese in città” all’insegna del percorso di photovoice che ha coinvolto i cittadini dello storico quartiere patavino. Alcune delle questioni emerse durante gli incontri non hanno mancato di intercettare temi importanti come i servizi, l’ambiente e la città, ma due sono i temi che più di tutti sembrano aver coinvolto i salborani – e non solo – negli ultimi tempi: il futuro e la scuola.

Leggi anche: Salboro si racconta attraverso la voce dei suoi abitanti

Le preoccupazioni dei residenti

A Salboro il tema dell’educazione e della scuola pubblica è diventato centrale dal momento in cui le nuove direttive hanno messo a repentaglio la formazione delle classe prime della primaria “Luigi Luzzatti” e della secondaria di primo grado “Marsilio Salboro” situate nel quartiere e appartenenti all’Istituto Comprensivo 9 di Padova.

Secondo la normativa infatti, le classi non possono partire con meno di 15 alunni iscritti: un numero che ormai le scuole di periferia faticano sempre più a raggiungere, creando non pochi problemi logistici alle famiglie, che magari hanno già un figlio iscritto nella stessa scuola.

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Servizi e opportunità in calo

Ma le difficoltà pratiche non sembrano essere quelle che spaventano maggiormente i salborani: «Se perdiamo la scuola perdiamo tutto, perdiamo il valore di prossimità di un paese come lo è Salboro, alla fine. I ragazzi perdono la possibilità di vivere le loro amicizie come abbiamo fatto noi, si perde l’attrattiva culturale e sociale del luogo. In poche parole se perdi la scuola perdi il futuro del paese» racconta Diego, papà e partecipante al percorso photovoice del progetto.

Per Salboro il rischio sempre più reale è quello di passare dall’essere uno dei quartieri più storici di Padova a essere un semplice quartiere dormitorio. Complice di questo processo è anche la progressiva perdita di servizi e di opportunità, temi molto caldi per i giovani del quartiere che non hanno mancato di emergere durante gli incontri del percorso photovoice.

Il progetto di cittadinanza attiva

La questione ha ovviamente visto in prima linea i genitori del quartiere, che da subito si sono mobilitati per far sentire la propria voce e per coinvolgere gli altri abitanti. Da questo è partito un fitto passaparola e diverse iniziative di comunicazione che hanno messo la scuola al centro delle iniziative salboriane, raggiungendo anche questo progetto realizzato nell’ambito del bando “Vivi il quartiere 2023-2024” del comune di Padova.

Questo proseguirà nel 2024 con una serie di interviste ai cittadini di Salboro in vista della pubblicazione di un libro alla conclusione del progetto. Per seguire tutte le iniziative del progetto segui il sito internet di Lies o scrivi a laboratorio.inchiesta@gmail.com.

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