Rovigo avvia la Food Policy: due assegni di ricerca con Iuav e Csv

di vez In evidenza Politica Rovigo
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Verdure in vendita al mercato. Photo by Peter Wendt / Unsplash

Anche a Rovigo si affaccia lo studio di nuove “politiche locali del cibo”. L’opportunità è offerta dal progetto “Food Policy – green and circular food”, che destina due assegni di ricerca all’Università Iuav di Venezia in partenariato con il Comune di Rovigo e CSV di Padova e Rovigo, finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) della Regione del Veneto, legati a bandi regionali del Fondo Sociale Europeo (FSE).

L’obiettivo è quello di preparare, a beneficio dei decisori politici, un’analisi dettagliata del sistema agroalimentare polesano, con le sue potenzialità e criticità, in modo tale da poter esser utilizzato come base per l’organizzazione della Food Policy stessa e l’attivazione di futuri tavoli e forum di discussione. Nell’estate del 2023 il comune di Padova ha istituito un gruppo di lavoro con obiettivi molto simili.

Leggi anche: Diritto al cibo: una proposta per le politiche urbane (e un incontro a Padova)

Coordinati dall’ateneo lagunare, i due assegni di ricerca attivi a Rovigo opereranno con i relativi partner di progetto per supportare internamente lo studio e la preparazione dell’ente alla creazione di una policy legata al cibo, e dall’altro sul territorio per analizzare ed attivare tutti gli stakeholder necessari al funzionamento della food policy.

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Il progetto è stato presentato 13 febbraio a Palazzo Nodari, sede del comune di Rovigo, alla presenza del sindaco Edoardo Gaffeo che pochi giorni prima, il 25 gennaio, aveva rassegnato le dimissioni dopo che il Partito democratico aveva annunciato l’uscita dalla maggioranza a suo sostegno. Il 20 febbraio ha preso servizio il commissario prefettizio Gianfranco Tomao, che guiderà il capoluogo polesano fino alle elezioni di giugno.

Il progetto di ricerca, ha detto Gaffeo, «si occupa di “Food Policy”, ossia un percorso di analisi a 360° di tutte le tematiche della filiera del cibo. Un progetto che ha una grande valenza per il mondo dell’agricoltura ma non solo e che si inserisce perfettamente nella serie di azioni che abbiamo portato avanti nell’ambito di un Comune sostenibile».

Per il CSV, come ha evidenziato Giorgia Businaro assessore alle Attività Produttive, si tratta di una iniziativa innovativa perché vede la mappatura dei flussi degli aiuti alimentari. «L’obiettivo è creare le linee guida per la città di Rovigo, per un piano strategico per il cibo. È un bel regalo che l’amministrazione lascia in eredità alla città».

Il progetto è partito il 15 febbraio e, come ha aggiunto Giulia Lucertini, referente scientifica del progetto per l’Università Iuav di Venezia, avrà una «durata complessiva di 18 mesi, un anno per l’assegno di ricerca e altri sei mesi per il resoconto finale da parte della Regione. L’iniziativa si inserisce nel filone preso il via con l’Expo di Milano nel 2015 che ha lanciato come evento cardine la sostenibilità di un mondo più equo per la gestione del sistema alimentare».

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