La campagna elettorale per le elezioni amministrative a Vicenza è quasi conclusa: domenica 14 e lunedì 15 maggio si vota: 7 sono i candidati per la carica di sindaco. Ecco un’analisi delle proposte e delle iniziative relative al tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale dei due candidati più accreditati, il sindaco uscente Francesco Rucco, appoggiato dalla coalizione del centrodestra e il candidato Giacomo Possamai, coalizione del centrosinistra.
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Dall’ultimo report dell’Agenzia europea dell’ambiente si nota che Vicenza è una delle città con l’aria più inquinata d’Europa: si pone al 362 esimo posto su 375 città prese in esame, in fondo alla classifica tra le città italiane e migliore solo di Cremona (372 esimo posto) e Padova (367 esimo posto). Per combattere il problema dell’inquinamento l’amministrazione comunale uscente si è concentrata sulla sensibilizzazione dei cittadini al tema attraverso la promozione e l’educazione ambientale e, in generale, l’attenzione verso i problemi di inquinamento nel territorio istituendo le “Giornate Verdi”. Oltre a questo, particolare attenzione è stata posta nella gestione dei rifiuti. Il sindaco uscente Rucco inoltre ha dichiarato la piantumazione di 66 mila alberi negli ultimi 4 anni.
Rucco quindi vorrebbe continuare su questa linea. L’impegno preso nello scorso mandato di migliorare il sistema della raccolta rifiuti continua attraverso la costruzione di isole ecologiche interrate, dotate di un sistema elettronico digitale per il tracciamento dei rifiuti e il riconoscimento dell’utenza. La gestione dei fondi del PNRR avrà come fine il miglioramento del benessere cittadino attraverso l’investimento di circa 7 milioni di euro nella gestione dei rifiuti e 7,7 milioni di euro nella riqualificazione e miglioramento delle strade urbane e delle piste ciclabili. L’impegno si vedrà anche verso la promozione della mobilità elettrica con l’installazione di 100 nuove colonnine nei prossimi 3 anni.
Nel candidato avversario Possamai invece si nota una particolare sensibilità nei confronti della questione della transizione ecologica. Un impegno importante, se non quello primario, di Possamai è proprio il dimezzamento delle emissioni inquinanti entro i prossimi 5 anni. Tra i suoi propositi per la tredicesima città più inquinata d’Europa: la piantumazione di almeno 100 mila alberi, un trasporto pubblico più economico ed sostenibile, l’attivazione di Comunità Energetiche e interventi mirate per il risparmio e la tutela dell’acqua. Nello specifico, gli interventi sono creati a misura del singolo cittadino, come per esempio la creazione dello Sportello Energia del Comune, attivo sui temi dell’efficienza e del risparmio energetico. Il Piano di Adattamento e Mitigazione poi aiuterà la città a non trovarsi impreparata di fronte a fenomeni di siccità e di ondate di calore, grazie anche alla pianificata estensione della rete di teleriscaldamento (ad esempio nelle strutture scolastiche) e di quella fognaria (per eliminare gli scarichi diretti nei fiumi).
Gli obiettivi dei due candidati in carica sono diversi ma hanno tutti e due a cuore il problema della deforestazione e la conseguente volontà di rimboschimento. Riguardo invece il problema delle polveri sottili nell’aria sembra evidente che Possamai lo ritenga un problema storico e fondamentale della città. Al contrario, lo scorsa amministrazione aveva deciso di optare per un’altra strada (viene definita nel sito di Possamai come un’amministrazione “che si è di fatto arresa e ha considerato il problema troppo grande per affrontarlo”) per combattere il problema dell’inquinamento dell’aria, tramite le “Giornate Verdi”.
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