“Il paesaggio tra cultura identità e benessere” con Peruffo, Simionato e Mati

di vez In evidenza Sensi Vicenza
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Paesaggio collinare a Longare. Photo by Edoardo Bortoli / Unsplash

L’associazione Civiltà del Verde organizza il ciclo di incontri “Il paesaggio tra cultura, identità, ben-essere di chi lo abita”, che ha l’obiettivo di stimolare l’attenzione, l’osservazione, la riflessione e riappropriazione del nostro ambiente-paesaggio. L’appuntamento, per tre martedì, è ai Chiostri di S. Lorenzo in piazza San Lorenzo a Vicenza, alle ore 17.30.

Martedì 30 aprile Alberto Peruffo, filosofo, alpinista ed esponente del movimento No Pfas, terrà l’incontro “I nostri paesaggi tra bellezze e devastazioni”.

Martedì 21 maggio il secondo appuntamento, dal titolo “Ambiente e (è) salute”, avrà come protagonista Carlo Simionato, medico psicoterapeutico, presidente della Società medico-chirurgica vicentina e componente del Comitato salute area berica.

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Il terzo incontro, martedì 28 maggio, avrà per tema “Verde terapeutico e cooperazione sociale nel verde”, sarà tenuto da Andrea Mati, architetto paesaggista, musicista, vivaista ed esperto di giardini terapeutici.

«Mai come in questi ultimi tempi è diventato urgente interessarci del nostro ambiente, di come viene gestito da chi ha la responsabilità delle scelte e delle strategie di uno sviluppo sostenibile delle risorse – spiega Civiltà del verde –. Anche a livello europeo, il problema “ambiente sano” è stato evidenziato come non più rimandabile e si stanno emanando provvedimenti, decreti legislativi allo scopo di contrastarne il degrado e il consumo. Viviamo in comunità in cui la presenza del verde urbano, di aria pulita, di spazi sociali in cui i cittadini possano “vivere” il territorio, mai come in questi tempi si è dimostrata necessaria, vitale per la salute di tutti».

«Nel Veneto, in particolare siamo attorniati da paesaggi che nel corso dei secoli si sono formati, delineati nelle loro peculiarità: la montagna, la collina l’alta e bassa pianura, il mare. Paesaggi dalla straordinaria bellezza immortalata nei secoli dai pittori veneti: paesaggi giunti a noi abbastanza intatti fino a pochi decenni fa. Poi, ecco, le scelte inappropriate, poco rispettose del territorio e la bellezza si è trasformata in bruttura, in degrado ad opera dell’uomo che ne fa parte, che pur vive questi paesaggi, ne determina la storia, l’identità. In un ambiente snaturato, l’uomo perde la sua identità, il suo vivere sereno, perde i riferimenti naturali sostituiti da quelli artificiali: l’uomo modifica il paesaggio ed il paesaggio modifica l’uomo. Questo può portare a volte, forse più di quello che pensiamo, ad una percezione alterata della quotidianità e di conseguenza ad una situazione che altera il nostro Ben- Essere, che può causare stati di malattie più o meno evidenziate che, a volte, non trovano soluzioni nella medicina tradizionale e nemmeno nei vari esami clinici».

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