A lezione di agroecologia con Miguel Altieri e Clara Nicholls

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Miguel Altieri e Clara Nicholls / Photo foodfirst.org

Compie 40 anni la cooperativa agricola El Tamiso, che a partire da Padova associa 53 agricoltori biologici e i cui prodotti ortofrutticoli e i loro trasformati, tutti certificati da organismi di controllo indipendenti, raggiungono decine di negozi, mense, ristoranti, spacci di altre aziende agricole, aziende di trasformazione e distribuzione in tutto il Veneto, in Italia ed all’estero.

Per festeggiare questa occasione, El Tamiso sabato 13 aprile 2024 organizza un incontro con Miguel Altieri e Clara Nicholls, due dei massimi esperti mondiali di agroecologia, ovvero l’applicazione dei principi ecologici alla produzione agricola e alla gestione degli agrosistemi.

Il compleanno del Tamiso

L’appuntamento è all’agriturismo biologico Papaveri e Papere, in via Caltana 1 a Caltana di Santa Maria di Sala (Venezia). La giornata inizia alle ore 10, con una visita guidata all’azienda agricola di Andrea Giubilato, a poca distanza nel cuore dell’antica Centuriazione Romana, per immergersi nell’applicazione pratica dei principi agroecologici, in caso di meteo instabile è opportuno avere calzature adatte. Segue buffet bio offerto dalla Cooperativa all’agriturismo.

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Intorno alle ore 14 si terrà lo spettacolo, molto scenografico, del taglio col metodo tradizionale a mano di una forma di Parmigiano Reggiano di circa 40 chilogrammi. Il pugnale e l’apposito coltello a mandorla saranno maneggiati dagli esperti del caseificio sociale Santa Rita, che da oltre 30 anni produce artigianalmente Parmigiano Reggiano di montagna biologico nell’Appennino modenese, presidio Slow Food e collezionista di riconoscimenti in concorsi internazionali.

La lectio magistralis

A seguire il pezzo forte, con la lectio magistralis “Agroecologia per salvare il pianeta: rigenerare la terra e i paesaggi in crisi” di Miguel Altieri e Clara Nicholls. È assicurata la traduzione in italiano.

Miguel Altieri, agronomo ed entomologo cileno, è professore di Agroecologia presso il dipartimento di Scienze ambientali, politica e management dell’università di Berkeley, California, e per quattro anni è stato il coordinatore generale del programma di rete ed estensione dell’agricoltura sostenibile del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite.

Clara Nicholls, agronoma e ricercatrice colombiana, insegna sviluppo rurale sostenibile alle università statunitensi di Berkeley, Stanford e Santa Clara.

La tavola rotonda

Dopo la lezione ci sarà una tavola rotonda, moderata da Roberto Pinton, con la partecipazione di Maurizio Agostino (agronomo, presidente di Rete Humus – rete sociale per la bio-agricultura italiana), Stefano Bianchi (presidente di Aiab – Associazione italiana per l’agricoltura biologica del Veneto) ed Enrico Maria Casarotti (enologo dell’azienda agricola biologica di famiglia e presidente dell’A.Ve.Pro.Bi, associazione veneta dei produttori biologici e biodinamici).

“L’agricoltura non è solo la grande vittima del cambiamento climatico, ma ne è anche uno dei principali motori, continuare a negarlo non migliorerà la situazione. L’impatto ambientale del sistema agroalimentare, piaccia o meno, causa il 37% delle emissioni totali di gas serra”, commenta Franco Zecchinato, presidente della cooperativa El Tamiso.

“Il settore agricolo convenzionale si ostina a non ammettere che i terreni coltivati a agricoltura intensiva sono ormai esausti, senza più sostanza organica e sulla via della sterilità, richiedono dosi sempre più massicce di fertilizzanti chimici che ne peggiorano il già pessimo stato – prosegue Zecchinato –. Sui campi italiani si usano oltre 120 mila tonnellate di pesticidi l’anno, che ormai si trovano anche negli habitat non coltivati intorno ai massicci montuosi, nei parchi naturali e nelle aree protette, nel 67% delle acque superficiali e nel 34% delle acque di falda della pianura padana, nel 70% della frutta e nel 31% degli ortaggi campionati sul mercato dalle analisi ufficiali. L’agricoltura non può più rinviare un nuovo approccio all’ambiente, ai metodi di produzione e al rapporto con i cittadini consumatori, prima che sia troppo tardi. I nostri primi quarant’anni dimostrano che l’alternativa è possibile”.

Per informazioni e prenotazioni scrivere su Whatsapp ai numeri 340 221 8963 e 335 726 6797.

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