In aereo a Cortina: sogno per Briatore, incubo per la montagna

3 minuti di lettura
Un'aereo sopra le montagne. Foto di Christopher Jolly

Ciclicamente viene lanciata l’ipotesi di realizzare un nuovo aeroporto a Cortina. In questa occasione, a soffiare sul tizzone (riacceso poco tempo fa dalla Ministra del turismo Daniela Santanchè) è stato Flavio Briatore che ha rilevato e riaperto lo storico locale ampezzano El Camineto.

La piaga del traffico

«Qui servono infrastrutture – ha dichiarato l’imprenditore -. Non è possibile investire su Cortina e poi fare ore di coda in auto per arrivarci. Serve istituire nuovi collegamenti su rotaia da Milano e dalla pianura più in generale; e so che qualcosa si sta muovendo in questi termini». E sin qui potrebbe andar bene. Ma poi ha aggiunto, lasciando intuire il vero obiettivo: «Ma serve, soprattutto, un aeroporto. Bisogna accorciare drasticamente i tempi necessari per arrivare a Cortina».

Per quanto riguarda il traffico che, come tutti sanno, congestiona la strada statale Alemagna in occasione dei periodi di grande afflusso turistico, non ci sono dubbi: le code della valle del Boite e in particolare quelle lungo il Piave, sono una piaga difficile da curare. Effettivamente realizzare un’infrastruttura ferroviaria potrebbe contribuire a decongestionare il traffico, specie se utilizzata anche per il trasporto merci perché, come riportato dal periodico Voci di Cortina, il numero di passeggeri ipotizzato dalle valutazioni economiche di sostenibilità non giustificherebbe né ripagherebbe gli investimenti necessari.

- Sostieni VEZ -
Ad imageAd image

Vantaggi solo per i turisti d’élite

Al contrario, l’aeroporto acquista significato solo nell’occhio del rapace; solo nella testa di chi concepisce la montagna come un territorio da depredare. L’aeroporto, appannaggio di pochi facoltosi, oltre ad andare in controtendenza con l’attuale necessità di individuare formule turistiche più equilibrate, non ridurrebbe i problemi legati alla viabilità.

L’aeroporto ha l’unico scopo favorire un turismo elitario. Questo provocherebbe un inevitabile aumento dei prezzi, danneggiando coloro che abitano a Cortina senza vivere di turismo. Proprio come sta accadendo a Venezia (per non uscire dal Veneto). In un mondo che guarda solo verso l’alto, a rimetterci è sempre chi abita il fondovalle.

Questo post è stato pubblicato da Pietro Lacasella sulle pagine Facebook e Instagram del blog Alto-Rilievo / voci di montagna.

Sostienici

VeZ è un giornale indipendente, puoi sostenerlo effettuando una donazione.

Gli ultimi articoli

Condividi questo articolo

Sostieni VeZ

Aiuta l’informazione giovane e indipendente a crescere.