Borca di Cadore: il torrente Orsolina si è liberato?

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La frana sul torrente Orsolina - foto di Silverio Lacedelli

Una frana si è portata via un pezzo di bosco e ha spezzato la condotta per la centralina idroelettrica del torrente Orsolina, a Borca di Cadore. Il versante è completamente collassato per alcune centinaia di metri. Da lontano si vede bene. L’impianto, da allora, ovviamente, è chiuso: niente più energia “rinnovabile”. Il sindaco ha ordinato la chiusura immediata della strada comunale Villanova – Ponte tra les Aghes, o meglio di quel che ne resta, «a tutela della pubblica incolumità di persone e cose».

Qual è stata la causa dello smottamento?

Quella strada era lì da decenni. Ma quattro anni fa, proprio nell’estate del 2019, è stata allargata per permettere il passaggio dei mezzi pesanti per la costruzione dell’opera di presa e della condotta per la centralina idroelettrica sull’Orsolina. Il cantiere non era delimitato (come dovrebbe essere per legge), si poteva passare e io l’ho fatto, assieme a un gruppo di cittadini attivi del Bellunese. Si vedeva molto bene la fascia di bosco tagliata e la terra rivoltata per far passare i tubi della condotta, lunga 4 chilometri, fino alla restituzione, quasi alla confluenza con il Boite. Il tutto all’interno di un’area protetta: il sito di interesse comunitario “Monte Pelmo – Mondeval – Formin” della rete Natura 2000.

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il video realizzato in occasione della passeggiata

Quei lavori potrebbero aver alterato gli equilibri del versante, tanto da farlo collassare? La causa, dicono gli esperti, potrebbe essere l’erosione al piede della frana da parte del torrente Orsolina, un fenomeno che procede lentamente, fino al collasso dell’intero versante. Oppure l’infiltrazione di acqua nel corpo della frana, a causa delle piogge frequenti di questa estate, forse (probabilmente?) favorite dallo scavo per la condotta.

Ma mettiamo anche che lo smottamento non sia imputabile alla costruzione della centralina: non si sarebbe dovuto allora valutare meglio il rischio idrogeologico dell’area, prima di iniziare i lavori? Prima di alterare l’ecosistema di uno degli ultimi torrenti alpini liberi (allora) da derivazioni? La quantità di energia prodotta dai piccoli impianti idroelettrici non è tale da giustificare lo stravolgimento dell’ambiente, la perdita di biodiversità, il taglio di alberi, etc.

Oggi l’Orsolina è di nuovo libero di scorrere.

Ma chi pagherà adesso? I luoghi saranno ripristinati? Si farà una nuova condotta per riaccendere la centralina? Una nuova strada?

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